La provincia magmatica dell'Atlantico centrale, abbreviata comunemente in CAMP dall'acronimo dell'inglese Central Atlantic Magmatic Province, è una grande provincia ignea composta principalmente di basalto che si è formata prima della frammentazione mesozoica della Pangea, tra la fine del Triassico e l'inizio del Giurassico.
La successiva frammentazione della Pangea portò alla formazione dell'oceano Atlantico e ai conseguenti dicchi basaltici, sill e flussi lavici su una vasta area attorno a quello che è attualmente l'Atlantico centro-settentrionale, con grandi depositi sparsi tra l'Africa nordoccidentale, l'Europa sudoccidentale, il Nord America sudorientale e la parte nordorientale del Sud America, ben evidenziati nel basalto tholeiitico delle eruzioni di tipo subaereo e nelle rocce intrusive.
La denominazione e l'acronimo CAMP furono proposti nel 1999 da Andrea Marzoli et al.[1] e adottati nel simposio del 1999 Spring Meeting dell'American Geophysical Union.
Le eruzioni vulcaniche della CAMP avvennero all'incirca 201 milioni di anni fa e si suddivisero in quattro fasi della durata di oltre 600.000 anni. La grande provincia ignea che ne risulta è la più vasta sulla Terra come estensione; il volume della massa magmatica, che assomma a ~2–3 × 106 km³, è tra i più imponenti anche se non il più elevato in assoluto.
Alla CAMP viene associata anche l'estinzione di massa del Triassico-Giurassico.
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